In ricordo di Franco Ferrara, direttore e cofondatore del Consorzio

Mio caro Franco

Le parole fallirebbero nell'esperimere il dolore di questo momento, noi che siamo qui oggi, di certo, avremmo voluto che questo giorno non arrivasse mai. 

Ma c'è una cosa che più di tutte voglio esprimere, non il dolore, ma la gioia e la gratitudine che sento per averti avuto accanto in questi anni non solo come amico, ma direi come fratello maggiore, un modello etico e morale che mi ha insegnato tanto con il solo essermi vicino. 

L'ultimo insegnamento lo hai dato, forse senza saperlo, in questo ultimo e travagliato periodo: il tuo slancio vitale, la tua forza, il tuo amore per la vita, per la tua famiglia, per tua moglie Angela e le tue figlie, Daniela e Marcella, la tua voglia inesausta di credere e lottare per la vita, sono il tuo atto più carico di coraggio e amore. 

Capirai, Franco, quanto difficile sia per me in questo momento prendere atto che tutto questo sia, in un certo modo, finito. In questi 18 anni ho avuto la possibilità di meritare la tua stima e provare cosa significhi una amicizia basata sul rispetto, sulla fedeltà e, soprattutto, sulla condivisione di un ideale. Abbiamo lavorato, faticato, gioito per i successi e lottato insieme, insieme abbiamo creato e fatto crescere un progetto che porterà sempre anche la tua impronta. E vorrei, per questo, ringraziare anche tua moglie che ha compreso e pazientato dinanzi alla nostra intemperanza. 

Franco, vorrei che domattina arrivando in Consorzio ti trovassi lì, come al solito, prima di me. Vorrei sentirti ancora raccontare qualche aneddoto gustoso e vederti ridere. Vorrei osservarti per imparare, spronarti per farti reagire, vedere che entrambi impariamo, ogni giorno, l'uno dall'altro. Vorrei ricevere la tua chiamata per dirmi che sei pronto e aspetti che ti passi a prendere per andare in giro per lavoro, vorrei che ancora mi prendessi da parte per discutere e consigliarmi su cosa è conveniente fare e perché. Vorrei ,come tante altre volte, vederti andar via mentre con i tuoi modi cavallereschi dici "Signori, arrivederci", sapendo che il giorno dopo ti rivedrei di nuovo. 

Tutto questo, mio caro Franco, c'è stato per molto tempo, ma oggi sono convinto che ci sarà per sempre. Sempre è la parola che oggi deve vincere: vivrai sempre nel nostro cuore, nelle cose che hai creato, nella tua famiglia, nelle tue amicizie, in tutto ciò che hai saputo e voluto donare. 

Ed è per questo che a dispetto di tutto ancora continuerò a parlarti, ancora continuerò a chiederti consiglio, ancora ti dirò che ti voglio e che ti vorrò bene, sempre.

Ciao Franco.

Il Presidente

Giovanni D'Agati

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